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RIAPRIREMO LE PORTE ALLE FIERE? INTERVISTA A FABIO DADATI, PRESIDENTE DI LARIOFIERE

Quando si parla di Made in Italy, soprattutto nella nostra provincia lariana, non si può non parlare di fiere. Tante sono quelle che hanno luogo, annualmente, proprio a Lariofiere.

Abbiamo chiesto al Presidente, Fabio Dadati, di Lariofiere di parlarci di quello che quest’anno difficile ha rappresentato per il grande polo fieristico sul nostro territorio, ma soprattutto abbiamo parlato di futuro.

 

Abbiamo sentito profondamente la mancanza delle fiere, in un territorio che vanta di avere diversi poli fieristici d’avanguardia. Ripartiamo davvero, oppure, allo stato attuale, si ha più voglia di digitale?

 “La pandemia ha avuto due momenti, a mio avviso: il primo momento ci ha fatto intendere che il digitale potesse prendere il sopravvento, nel secondo momento è emersa, invece, una necessità di esprimersi, di lavorare sulle interazioni e sulle emozioni, di incontrarsi. C’è una componente immateriale che ha bisogno della presenza. Questo consente di creare “un tutto”. Dieci persone che lavorano insieme fisicamente non sono separate, diventano un tutt’uno che vale di più, grazie alla compartecipazione di idee. Lo stesso vale per le fiere, incontrarsi con i competitori, con i colleghi internazionali, con i clienti, permette di ottenere dei risultati importanti e di far funzionare la fiera. Noi siamo convinti, io e i miei colleghi, che le fiere ripartiranno in modo importante e avranno un rilancio importante nel 2022. Se i vaccini funzioneranno, non ci sarà motivo di incrementare le misure di sicurezza. Ad ogni modo il nostro polo fieristico, Lariofiere, ha già in essere delle procedure testate che permettono di svolgere eventi con affluenza più spalmata.”

 

1) Lo streaming sarà un limite o un modo per allargare il bacino di utenza?

“Le fiere di domani saranno un po’ più ibride rispetto al periodo precedente alla pandemia. La manifestazione fieristica “Mostra dell’artigianato”, ad esempio, l’anno scorso si è svolta solo con vetrine digitali. Quelle resteranno anche quest’anno, ma noi siamo convinti che le persone abbiano di nuovo voglia di rivivere l’evento in presenza. Anche sulla parte dei contenuti legati agli eventi fieristici, ci sarà un lavoro ibrido e lo streaming costituirà un allargamento della platea, soprattutto per le persone che non potranno a spostarsi. Solo per loro, perché io sono convinto che l’uomo sia un animale sociale.”

 

2) Secondo lei assisteremo a un fenomeno di controspinta? Dopo che le persone hanno vissuto chiuse per così tanto tempo, tornerà in loro la voglia di immergersi negli eventi fieristici? Predominerà la paura o la voglia di tornare alla normalità? 

“Predominerà senz’altro la voglia di tornare alla normalità. L’impatto è stato drammatico per le persone, perché la pandemia ha creato una situazione di prigioniero “sicuro”, piano piano questa situazione si supererà, la vita ci trascina.”

 

3) Cosa cambierà, in termini di organizzazione e sicurezza? Si arriverà, nel 2022, a una gestione normalizzata degli eventi fieristici? 

“Io credo di sì, forse non già da quest’autunno, ma salvo nuove situazioni impreviste, sì, nel corso dell’anno si tornerà alla normalità.

 

 

4) In questi mesi i poli fieristici di Villa Erba e Lariofiere hanno egregiamente svolto il ruolo di HUB vaccinali.

Quali sono i piani per il vicinissimo Settembre e, in generale, per l’anno a venire? Le aziende stanno sentendo la necessità di investire nelle prime rassegne? Cosa riparte?

“Lariofiere cessa di essere un polo vaccinale il 30 novembre prossimo, ma ci siamo detti disponibili a un eventuale rinnovo, anche fino al 31 gennaio 2022.

Già da settembre torniamo comunque ad essere un polo fieristico a tutti gli effetti e le due funzioni di Lariofiere – polo fieristico e hub vaccinale- conviveranno, poichè la grandezza degli spazi disponibili, ci consente di tenere separate le fiere, dalle attività vaccinali. Il primo evento, in programma a settembre, è RistorExpo, la fiera dedicata al settore della ristorazione, seguito dalla Mostra dell’Artigianato. Lo  stesso vale per Young, e le altre fiere in programma, perché utilizzeranno i grandi padiglioni e gli spazi congressuali.

Le aziende sono pronte.

L’unica variazione dei programmi coinvolge RistorExpo, che sarà appunto in autunno e non in primavera, come di consueto. Mentre meci, Elettronica, Young e la Mostra dell’Artigianato restano invariate. Fornitore offresi sarà a febbraio.

Inoltre, con quest’ anno abbiamo un nuovo servizio innovativo, creato per allineare la nostra offerta con le nuove esigenze di mercato: si chiama Lariofiere digital e si tratta di un servizio integrato per organizzare webinar, videoconferenze, webmeeting e aule digitali. All’interno di Lariofiere vi è una sala ampia completa di tutta la strumentazione professionale necessaria all’organizzazione di eventi digitali. Il servizio viene messo a disposizione delle imprese artigiane e delle associazioni. Un’impresa artigiana che volesse usufruire del servizio, con un costo modico può organizzare il webinar all’interno di Lariofiere. Lo stesso vale per qualsiasi tipo di evento.”


A cura di Ylenia Galluzzo